Nonostante sia studiato da diversi secoli, Palladio è un iceberg: quello che conosciamo di lui è ancora poco rispetto a quello che si nasconde sotto la superficie. Con Palladio privato Guido Beltramini ha gettato luce sulla misteriosa vita personale di Palladio, sulla sua formazione, sulla sua turbolenta famiglia e sui rapporti con potere e denaro. Palladio underground continua l’indagine sui luoghi oscuri di Palladio, questa volta concentrandosi sul suo modo di progettare e di concepire il lavoro dell’architetto.
Il primo capitolo indaga il sorprendente interesse di Palladio per la guerra, che lo spinge a realizzare le illustrazioni di due libri dedicati alle battaglie di Giulio Cesare e di Annibale. Nel secondo capitolo guardiamo Palladio da dietro le spalle mentre è al tavolo da lavoro alle prese con disegni di ville e palazzi sino ad oggi non identificati: uno sguardo ravvicinato al momento della creazione di un capolavoro. Il terzo capitolo cerca strade nuove per raccontare Palladio ad un pubblico come quello giapponese, di profonda cultura architettonica ma non familiare ai temi del Rinascimento italiano. Il quarto capitolo racconta apparizioni e falsificazioni del ritratto di Palladio, e le avventure del suo cranio nel secolo di Lombroso. L’ultimo capitolo è dedicato ai basamenti delle ville di Palladio, spazi metafisici dove alle colonne e ai capitelli dei piani nobili si sostituiscono le masse plastiche di volumi essenziali, dominati da grandi volte: il ventre degli edifici.